Tre donne si preparano a una conferenza, o forse a un dibattito televisivo: tre donne davvero particolari per storia, esperienza, visione del mondo. Si snobbano, battibeccano, si svelano, si raccontano nella propria distorta prospettiva di vita.
Sono, o potrebbero essere, Margot Hoenecker, terza moglie di Erich Hoenecker, presidente del consiglio di stato di quella che fu la Repubblica Democratica Tedesca. Poi Imelda Marcos, moglie di Ferdinand, presidente delle Filippine; infine Leila Ben Alì, sposa di Zine El-Abidine Ben Ali, diventato presidente della Tunisia con un colpo di Stato nel 1987 e esiliato dalla primavera araba del 2011.First Ladies, insomma: o meglio dittatrici, arpie violente, depositarie di segreti e misteri, ambiziose e criminali. Nel cortocircuito della confessione-conferenza si trovano affiancate, danno il meglio e il peggio della loro ambiziosa storia. Chi è più ricca? Chi più “nobile”? Chi più efferata? Che rapporto hanno con la gente, con la realtà, con la vita quotidiana di quei popoli che hanno oppresso?
In questo gioco al massacro, il racconto delle tre donne, chiuse nel ring della Storia, diventa confessione e grottesca rivendicazione tra flussi di coscienza e vivaci dialoghi, interrotti da un improbabile traduttore, Gottfried, che non si limita al suo compito ma entra spesso nel merito dei discorsi con effetti esilaranti.
Drammaturga tra le più note della scena tedesca, Theresia Walser (Friedrichshafen, 1967) appartiene di diritto all’ultima potente ondata di autori che hanno saputo rinnovare la scrittura teatrale in Germania, con colleghi come Marius von Mayenburg o Roland Schimmelpfennig. Dopo gli studi a Berna, inizia prestissimo a scrivere per il teatro (complice la famiglia ad alto tasso di creatività: il padre è il noto scrittore Martin Walser), riflettendo sulle dinamiche metateatrali e sulle inquietudini dell’Io contemporaneo. Ironia feroce, nevrosi, critica sociale, racconto individuale e collettivo: tutto si mescola in una drammaturgia tagliente e causticamente divertente. Dopo il debutto come autrice nel 1997 con Das Restpaar (La coppia residua), commedia che indaga le difficoltà di due giovani attrici a trovare spazio nel mondo teatrale, l’opera della Walser è stata tradotta in tutto il mondo e insignita di numerosi premi. Arriva a Genova in un anno davvero importante per lei: in agosto debutterà al prestigioso Salzburg Festival con il suo nuovo testo, Die Empörten (I furiosi), una rilettura nera e contemporanea del Mito di Antigone.
In collaborazione con Goethe Institut
I diritti dell’opera Sono come voi, amo le mele di Theresia Walser sono concessi da Rowolt, Reinbek (Amburgo), in collaborazione con Zachar International, Milano
Rappresentazioni serali ore 20.30, giovedì ore 19.30, domenica e lunedì riposo.
Posto unico € 6 – 5 spettacoli € 15
Produzione
TEATRO NAZIONALE DI GENOVA
Regia
Barbare Alesse
Interpreti
Ernesta Argira, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Irene Villa
Versione italiana
Clelia Notarbartolo
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
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