Il teatro di Emma Dante è, da sempre, una invocazione dell’al di là, è un dialogo costante e sospeso tra vivi e morti, è un giocare con la memoria e lo struggimento tra passato e presente, tra chi c’è ancora e chi non c’è più. Così, il nuovo lavoro della regista palermitana, ormai conosciuta e amata nei teatri di tutto il mondo, rinnova questo dolente ed eterno compianto.
Nel giorno tradizionalmente dedicato ai morti, in particolare nel Meridione, si usa lasciare qualcosa di dolce per il ristoro dei cari che, dall’altro mondo, tornano, durante la notte, a far visita ai vivi. A Palermo, il simbolo di questa usanza è il “pupo di zucchero”, una statuetta antropomorfa e colorata, fatta di acqua e zucchero. Evocando questa tradizione, ma guardando anche al Cunto de li cunti di Gianbattista Basile da cui Emma Dante aveva già trovato ispirazione per la sua Scortecata, la drammaturga-regista porta in scena una notte della festa dei morti. Il protagonista è un vecchio solo, «’nzenziglio e spetacchiato» – ruolo affidato allo straordinario attore Carmine Maringola –, intento a impastare quel profano simulacro. Nel tempo del “rito”, semplice e popolare, la casa vuota dell’anziano si popola dei ricordi, delle presenze dei morti amati che riaffiorano dal buio e rivivono, per fargli compagnia, quasi fosse davvero una festa. Ma in scena, oltre alle anime dei defunti, tradizionalmente legate al pupo di zucchero, prendono forma i corpi, lividi e prosciugati, nelle sculture dell’artista Cesare Inzerillo, tutt’altro che “zuccherate” rappresentazioni della morte.
«In Pupo di zucchero – dice Emma Dante – la morte non è un tabù, non è scandalosa, ciò che il vecchio vede e ci mostra è una parte inscindibile della sua vita. Ciò non può che intenerirci. La stanza arredata dai ricordi diventa una sala da ballo dove i morti, ritrovando le loro abitudini, festeggiano la vita».
Durata dello spettacolo: 60 minuti.
Produzione
Sud Costa Occidentale
Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Scène National Châteauvallon-Liberté, ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur, Teatro Biondo di Palermo, La Criée Théâtre National de Marseille, Festival d’Avignon, Anthéa Antipolis Théâtre d’Antibes, Carnezzeria
e con il sostegno dei Fondi di integrazione per i giovani artisti teatrali della DRAC PACA e della Regione Sud
Liberamente ispirato a
Lo cunto de li cunti di Gianbattista Basile
Regia
Emma Dante
Interpreti
Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout, Sandro Maria Campagna, Martina Caracappa, Federica Greco, Giuseppe Lino, Carmine Maringola, Valter Sarzi Sartori, Maria Sgro, Stephanie Taillandier, Nancy Trabona
Costumi
Emma Dante
Sculture
Cesare Inzerillo
Luci
Cristian Zucaro
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
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