La vida es sueño, scritto da Pedro Calderón de la Barca nel 1635, è uno dei grandi capolavori del El siglo de oro, il secolo d’oro, e della storia del teatro. Sin dal titolo, questo anomalo dramma radicalizza una domanda: cosa è la realtà? E lo fa affrontando il tema magmatico e affascinante del sogno. Per Calderón significava fare i conti con la coscienza, la sensibilità, con tutto ciò che nascondiamo negli oscuri anfratti nella nostra identità. Sono tanti i rimandi alla tragedia classica greca: la storia di un principe esiliato dalla comunità, di un vaticinio e di una maledizione, di identità nascoste e poi svelate, la lotta per il potere: sono temi cari al barocco, ma oggi più che mai attuali. Nell’epoca delle fake news, confrontarsi con il capolavoro di Calderón significa anche chiedersi quale sia il confine, sottile, tra verità e menzogna, tra luci e ombre, tra libertà e inconscio.
A portare in scena la nuova coproduzione del Teatro Nazionale di Genova, presentata in prima nazionale, è il regista inglese Declan Donnellan. Pluripremiato, già Leone d’Oro alla Biennale Teatro di Venezia nel 2016, Donnellan, sempre affiancato dallo scenografo Nick Ormerod, è uno dei maggiori registi europei del nostro tempo. Affrontando Calderón, si avvale dell’eccezionale cast di attori e attrici della Compañía Nacional de Teatro Clásico di Madrid, per un allestimento di straordinaria bellezza e vivacità, divertente e commovente.
Dichiara il regista: «I classici resistono al tempo perché sempre parlano di oggi. Indagano la nostra vita, i nostri autoinganni e le nostre conquiste. Fare o Essere? Calderón suggerisce che la nostra principale paura non è la morte, ma il non-esistere, che è cosa completamente diversa. Ci chiede se il vero motivo per cui facciamo le cose non è tanto perché vogliamo farle, ma solo per dimostrare che esistiamo». Lo spettacolo, allora, nella bellissima lingua spagnola originale, è una poesia che reclama il cambiamento del mondo e dell’umanità. Al di là dei sogni, al di là delle menzogne.
Spettacolo in lingua spagnola con sopra titoli in italiano.
Durata dello spettacolo: 2 ore senza intervallo.
Per le tre recite serali del 12, 13, 14 ottobre, sarà attivo un servizio navetta gratuito per il Teatro Gustavo Modena, grazie alla collaborazione con Regione Liguria. Info e prenotazioni allo 010 5342 400 dal martedì al sabato 10-13 e 15-18.
Con il Patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia
Partner tecnico
Produzione
Compañía Nacional de Teatro Clásico, Cheek by Jowl, LAZONA, Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con Barbican (Londra) e Scène Nationale d’Albi-Tarn (Francia)
Adattamento
Declan Donnellan e Nick Ormerod
Regia
Declan Donnellan
Interpreti
Ernesto Arias, Prince Ezeanyim, Rebeca Matellán, Manuel Moya, Alfredo Noval, Goizalde Núñez, Antonio Prieto, Ángel Ruiz, Irene Serrano
Scene e costumi
Nick Ormerod
Musica e suono
Fernando Epelde
Luci
Ganecha Gil
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
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