La costanza della mia vita

Una storia in apparenza semplice, ovvero la vita quotidiana di una famiglia, osservata e raccontata però dagli occhi e dalle parole di un bambino. Una famiglia che forse si sta sfaldando per qualcosa che potrebbe essere accaduto. Ci sono i genitori, ma sono entrambi cambiati; c’è una sorella più grande che è partita. C’è una fantomatica “signora del pongo”, c’è il calcio con i suoi miti e le sue regole. E c’è quel bambino, che è figlio e fratello, e che prova a dire la sua. Si potrebbe riassumere così questo struggente e delicato spettacolo, opera di debutto del genovese Pietro Giannini, segnalatosi al Premio Scenario 2023.

«Il protagonista del monologo – racconta Giannini – assiste inerme agli eventi che colpiscono lui e chi gli sta intorno, obbligandolo ad entrare precocemente nel complesso mondo dei grandi. Il flusso di coscienza che si consuma sul palcoscenico è dunque un goffo tentativo di comprensione, una disperata e infantile negazione di ciò che è stato, nonché una protezione verso l’esterno e le sue brutture». E allora non tutto è come sembra: ogni fatto, ogni gesto può evocare, magari inconsapevolmente o con una spiazzante ironia, qualcosa d’altro. E allora Pietro Giannini, solo in scena, con pochi gesti evoca quel mondo, e quella vita, lasciando però allo spettatore il compito di decifrare, connettere, elaborare. Di ricomporre tessere di un mosaico certo non consolatorio.

Figura emergente della scena italiana, attore e autore, diplomato alla Accademia “Silvio d’Amico”, il genovese Giannini presenta nel corso della stagione non solo La costanza della mia vita, sua opera prima, scritta nel 2022, ma anche il nuovo spettacolo, La traiettoria calante, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova e dedicato al crollo del Ponte Morandi di Genova.

La traiettoria calante sarà in scena dal 26 novembre all’1 dicembre e successivamente il 10 e 11 dicembre. Viene presentato anche il 12 e 13 dicembre insieme a La costanza della mia vita.

Durata dello spettacolo: 50 minuti.