Scritto e interpretato da un’attrice intensa e volitiva come Sabrina Scuccimarra – vista recentemente in numerosi spettacoli di Arturo Cirillo – questo Giorni infelici prende ovviamente spunto dal capolavoro Giorni felici di Samuel Beckett, ma se ne distanzia subito. Al centro della scena è lei, Donna, còlta in una sua “magnifica giornata”, come era per la Winnie beckettiana. Se il racconto del premio Nobel irlandese riproduce un possibile dialogo di una normale coppia borghese, incastrata però in una situazione assurda, qui l’autrice ha inquadrato una diversa declinazione, puntando a un travolgente monologo.
È un «atto di coscienza – come scrive il regista Martino D’Amico – ossia il tentativo di rompere i cliché della quotidianità ma la protagonista resta incanalata nel binario dello stereotipo felice e dei luoghi comuni, costruiti con cura in 50 anni di “semi vita”. È così, da sempre e per sempre, per arrivare alla fine della giornata. Anche la vitalità di un cervello e di un cuore vivo e pulsante viene ridotta a modello intangibile e inalterabile. Qui, cioè, la traccia di vita è lo sforzo di consapevolezza e parlarne, parlarne, parlarne… Donna ci mostra, suo malgrado, non l’umano soffrire, il vuoto delle nostre esistenze, ma come noi sopravviviamo ad esso, in un processo che appare cosciente, ma cosciente non è. E questo è anche molto comico».
La protagonista – spiega Sabrina Scuccimarra – non è più immersa, come Winnie, in una montagna di detriti, ma è avvolta da fogli: «Sono i copioni che lei scrive, inventa sempre nuovi personaggi che le permettono di vivere in una specie di Truman Show. E se Winnie sprofonda, Donna riesce a uscire, attratta dalla sensualità. Donna si sente spiata e a sua volta spia. Fino a che nei suoi sogni appare una specie di giovane cowboy…».
Durata dello spettacolo: 55 minuti.
Produzione
Compagnia Lombardi Tiezzi in collaborazione con Associazione Culturale Padiglione Ludwig
Regia
Martino D’Amico
Interprete
Sabrina Scuccimarra
Musiche
Gioacchino Balistreri
Luci
Alessio Pascale
Assistente alla regia
Matteo D’Incoronato
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
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