Verrebbe da dire “M” come Matteotti, e non come Mussolini. Perché a Giacomo Matteotti è dedicata la nuova creazione di una compagnia tra le più premiate e apprezzate d’Italia, il Teatro dei Borgia. Giacomo è il titolo che hanno scelto per questo “intervento d’arte drammatica in ambito politico”.
«Il monologo – scrive il regista Gianpiero Borgia – vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. Questa tragedia, politica e anti-spettacolare, consiste nella riproposizione delle parole di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità». Ma quello su cui si riflette è anche il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia.
A dar voce alle parole di Matteotti è Elena Cotugno, coautrice del progetto, straordinaria per intensità e presenza. «Nel caso di Giacomo – dice Cotugno – la parola diventa strumento di un flusso energetico sempre vivo. Al cospetto del pubblico, testimone dell’azione, la performance si trasforma in un autentico rito teatrale, con il quale l’attrice dà il suo “corpo laico” alle parole di Matteotti». A cento anni esatti dall’efferato omicidio politico, Giacomo Matteotti torna tra gli scranni ribaltati del parlamento.
Durata dello spettacolo: 1 ora.
Al termine delle prime due recite è previsto un momento di approfondimento sui temi della pièce:
venerdì 5 aprile la compagnia dialoga con Andrea Porcheddu, dramaturg del Teatro Nazionale di Genova;
sabato 6 aprile la compagnia dialoga con Giacomo Ronzitti, presidente dell’ILSREC Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Coordina l’incontro Giampiero Timossi, direttore di Telenord.
Produzione
TB, Artisti Associati Gorizia con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il patrocinio di Comune di Fratta Polesine, Fondazione Giacomo Matteotti, Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati” e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli
Drammaturgia
Elena Cotugno e Gianpiero Borgia
Ideazione, coaching, regia e luci
Gianpiero Borgia
Interprete
Elena Cotugno
Costumi
Giuseppe Avallone
Artigiano dello spazio scenico
Filippo Sarcinelli
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
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