Una storia corale, tutta al femminile: generazioni e storie diverse in una famiglia alle prese con la vita, l’amore e la morte, il lavoro e gli affetti, il dolore e i sogni. Una storia apparentemente semplice, quotidiana, minimale: eppure nel fluire dei mille discorsi che si intrecciano e si sovrappongono c’è un ritratto lucido, a tratti crudele, ma impastato di tenerezza e empatia, di commovente sensibilità.
Opera aperta, in costante e mutevole divenire, Estate in dicembre è diventato un progetto italiano grazie all’incontro tra l’autrice, considerate tra le più interessanti voci del panorama spagnolo, e un’attrice in occasione del Laboratorio di Drammaturgia contemporanea spagnola organizzato dal Teatro dei Filodrammatici di Milano e dall’Istituto Cervantes di Milano, in cui interpreti italiani si sono confrontati con registi e drammaturghi spagnoli nello studio e nella messa scena di testi contemporanei.
Estate in dicembre è un lavoro che affronta tematiche e relazioni autentiche, un testo capace di raccontare, tramite una situazione familiare e quotidiana, la vita di cinque donne appartenenti a tre generazioni diverse, la loro relazione con il mondo, con il futuro e con il passato. Donne che condividono la ricerca comune e incessante di quella cosa così incerta che chiamiamo felicità. Ed è appunto la felicità delle piccole cose, più che delle grandi conquiste, raccontata con sapienza e sincera adesione. È una saga matriarcale, segnata dall’assenza del padre, in cui troviamo una Nonna, una Madre e tre figlie che cercano disperatamente di separarsi ma rimangono necessariamente unite. Un testo che potrebbe piacere a Pedro Almodóvar, per quel suo clima da Donne sull’orlo di una crisi di nervi e che il regista e drammaturgo argentino Claudio Tolcachir, conosciuto e amato anche in Italia per la sua opera, definisce «abitato da tanta vita e da tante esperienze: il mondo di una nonna indimenticabile dove si può essere madre o figlia ma sempre con gande a amorevole umanità».
Carolina África Martín Pajares (Madrid, 1980), dopo gli studi Real Escuela Superior de Arte Dramático (RESAD) di Madrid, ha proseguito nella attività teatrale sperimentando e affermandosi come autrice, regista, attrice ma anche come giornalista e docente universitaria. Acquista notorietà nazionale proprio grazie alla prima edizione di Verano en Diciembre che le vale il prestigioso Premio Calderón de la Barca nel 2012 e numerosi altri riconoscimenti, successo poi replicato con Vientos de Levante (presentato al Teatro Espanol nel 2017) e con le opere successive, allestite anche in Germania, Argentina, Colombia, Uruguay, Messico e tradotte in numerose lingue.
Produzione
TEATRO NAZIONALE DI GENOVA
Regia
Andrea Collavino
Interpreti
Fiammetta Bellone, Elsa Bossi, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Alice Giroldini
Versione italiana
Antonella Caron
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
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