Ritorna su una specie di zattera il vecchio ebreo errante, con il suo carico di storie, di ricordi, di canzoni, di evocazioni, di sogni. Passati 25 anni dallo storico Oylem Goylem, Moni Ovadia, accompagnato da un manipolo di musicanti, veste i panni del narratore Simkha Rabinovich, che racconta l’eterno esilio del suo popolo. Ecco Dio ride, il cui sottotitolo, “Nish Koshe”, in yiddish significa “così così”. E forse non c’è molto da ridere, in questo mondo che ha gran bisogno di memoria, di giustizia e di pace. «La struttura – ha raccontato Ovadia in un’intervista – è la stessa di Oylem Goylem: cinque musicisti (due gitani) e un narratore che canta e dice piccole storie comiche. Ma lo spettacolo, un cabaret secondo l’accezione tedesca, è cambiato. C’è il rapporto con Dio: paradossale, al confine con l’ateismo. L’ebreo non è obbligato a credere in Dio. Lo spiega bene un racconto di Zavattini: Dio si manifesta a un uomo e gli dice “Vengo da te e solo da te per farti sapere che non esisto”. Ecco cosa intendo».
La scena è chiusa da un muro che evoca i tanti muri che ancora separano terre e genti, su cui scorrono immagini del passato e del presente. Sospeso tra commedia e tragedia, Ovadia “ride” con le sue canzoni, perché anche Dio può “ridere” di se stesso, contro ogni fanatismo e intolleranza.
Scrive Maria Grazia Gregori dello spettacolo: «Moni ci vuole dire qual è la terra promessa che sogna, il mondo che vorrebbe, di cui parla da anni e che, magari, non tutti condividono. Certo lui è sempre Moni Ovadia con lo stesso spirito, l’ironia divertita, il prendere le persone in contropiede. Felice quando accompagna con il corpo la scatenata ma anche triste musica Klezmer che imbeve questo spettacolo. Certo la sua voce è più roca, gli anni passano, ma lascia sempre un segno».
Durata dello spettacolo: 1 ora e 40 minuti.
Venerdì 24 gennaio, alle ore 17.30 presso il Teatro Gustavo Modena, Coop Liguria incontra Moni Ovadia intervistato da Laura Santini, direttrice di Mentelocale. Ingresso libero.
Produzione
CTB CENTRO TEATRALE BRESCIANO, CORVINO PRODUZIONI
Regia
Moni Ovadia
Interpreti
Moni Ovadia e con le musiche dal vivo della Moni Ovadia Stage Orchestra: Maurizio Dehò, Luca Garlaschelli, Albert Florian Mihai, Paolo Rocca, Marian Serban
Scene, costumi ed elaborazione immagini
Elisa Savi
Luci
Cesare Agoni, Sergio Martinelli
Progetto audio
Mauro Pagiaro
Sede legale
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