Da domani i teatri e i cinema di tutta Italia chiuderanno. La decisione presa dal Governo con l’ultimo DPCM ci spinge a pubblicare un appello diffuso nella giornata di oggi. Appello dell’Associazione Cultura Italiae Gentile Presidente,
in merito alla annunciata chiusura di Teatri e Cinema, che avrebbe conseguenze nefaste sull’intero comparto culturale e sullo spirito dei cittadini, richiamiamo la Sua attenzione sui seguenti punti: 1) i lavoratori dello spettacolo dal vivo hanno messo il loro straordinario e personale impegno per riaprire Teatri e Cinema nel pieno rispetto dei protocolli per la tutela della salute. Essi sono luoghi sicuri dove il pubblico è seduto con mascherina e non parla durante la rappresentazione. Questi luoghi rappresentano oggi un esempio virtuoso di gestione degli spazi pubblici in epoca di pandemia. 2) Abbiamo riconquistato faticosamente il nostro pubblico, rassicurandolo sulla certezza degli spettacoli e sulla scrupolosa adozione di tutte le misure di sicurezza. 3) Abbiamo riavviato l’attività di produzione degli spettacoli sospesi, investendo pertanto nuovamente per il loro riallestimento. 4) Abbiamo riprogrammato tournée e cartelloni assumendoci enormi rischi. 5) Abbiamo fatto rientrare tutti i dipendenti dalla Cig, garantendo loro la giusta retribuzione e la dignità del lavoro. 6) Chi opera nel settore della cultura è consapevole dell’importanza che essa ricopre nei momenti difficili come quello che ci troviamo ad affrontare. È per l’importanza di non privare l’Italia del proprio immaginario collettivo, Presidente, che le chiediamo di mantenere i luoghi della cultura aperti! Confidiamo in lei. A questo appello, già firmato da migliaia di cittadini, vogliamo aggiungere l’ultimo punto del Manifesto scritto dal Direttore Davide Livermore: Esiste la Memoria. Il Teatro Nazionale di Genova deve rappresentare sempre più la società in cui viviamo e ne può guidare il desiderio di profondità. Genova è stata ed è una delle città più teatrali al mondo. E si è sempre confrontata con la propria memoria, individuale e collettiva. Questo è un tempo difficile e straordinario. Siamo nel primo atto di Edipo Re: confrontarsi con la Memoria significa continuare assieme l’indagine di Edipo per capire chi siamo. Mai smettere di investigare. Ma sempre nella gioia e nella bellezza. 25 ottobre 2020 |
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