Dal 19 al 22 luglio, esattamente negli stessi giorni in cui venti anni fa si tenne il summit degli 8 Grandi a Genova, il Teatro Nazionale di Genova presenta un’innovativa installazione multimediale che invita gli spettatori a elaborare una memoria condivisa, comune e partecipata.
Di quel G8 rimane un’imponente bibliografia, miriadi di foto, servizi tv, film, documentari. Ma anche quando le testimonianze sono dirette esiste sempre una voce intermediaria, una scelta, un montaggio che in qualche modo esprime un giudizio. L’obiettivo di Davide Livermore, che ha ideato l’installazione ispirandosi alla Casa della Memoria di Santiago del Cile, è quello di offrire una sorta di “cronaca pura” degli eventi del G8 di Genova e dei giorni che lo precedettero. Il gruppo di lavoro del Teatro Nazionale di Genova, supervisionato dal giornalista del Secolo XIX Marco Menduni, Premio Saint Vincent del giornalismo proprio per i suoi servizi sul G8, ha quindi portato avanti la ricerca sulle fonti con la massima oggettività possibile, per arrivare a un’esposizione aderente ai nudi fatti.
Gli spettatori saranno invitati a entrare in un enorme cubo bianco, allestito sul palco del Teatro Ivo Chiesa, dove – avvolti dalle musiche di Stellare – Sartoria Sonora – potranno iniziare un percorso da vivere attraverso il mezzo più diffuso nella nostra quotidianità, il cellulare. Grazie a una app sviluppata appositamente per questo progetto da ETT S.p.A. – azienda genovese leader nel settore dell’innovazione multimediale – ognuno andrà a inquadrare con il proprio cellulare alcuni marker, che sbloccheranno elenchi, date, cifre, cronache, sentenze: una sintesi senza precedenti di ciò che accadde durante e attorno a quei giorni, un racconto suddiviso in dieci step che ciascun spettatore potrà comporre e portare via con sé sul proprio smartphone. Alcuni contenuti avranno bisogno di un tempo di lettura più lungo, per questo motivo l’app permette di leggerli anche in un secondo momento, comodamente seduti sulle poltrone del teatro così come a casa o in spiaggia, anche quando l’installazione non sarà più aperta al pubblico. Nella scheda finale, realizzata con la realtà aumentata, il confronto delle prime pagine dei quotidiani dell’epoca, italiani e stranieri.
FARE LUCE è il primo appuntamento del G8 Project, che proseguirà in autunno con laboratori, incontri e spettacoli internazionali.
concept e ideazione Davide Livermore
musiche Ale Bavo, FiloQ e Raffaele Rebaudengo per Stellare – Sartoria Sonora
sviluppo applicazione ETT S.p.A.
supervisione contenuti testuali Marco Menduni
con il contributo di Alessandra Balestra, Luciano Canfora, Ugo Galassi, Marco Menduni, Stefania Opisso, Andrea Porcheddu, Margherita Rubino, Giulia Sanguineti
produzione Teatro Nazionale di Genova