Già il titolo potrebbe sembrare un enigma, evocativo delle ironie Dada o di Gertrude Stein, oppure semplicemente essere un gioco di parole sul fatto che lo spettacolo è diviso in due atti ma continua (segretamente) anche nell’intervallo. Con Trilogy in Two, Andrea Liberovici, compositore, regista, autore, prosegue l’indagine nel suo “teatro del suono” basato su stimoli narrativi e musicali liberi e personalissimi. Il lavoro amplia alcune suggestioni contenute nel precedente spettacolo, l’apprezzatissimo Faust’s Box: non solo c’è una continuità di elementi drammaturgici, ma stessa è la straordinaria protagonista, l’americana Helga Davis (già coprotagonista di Einstein on the Beach di Bob Wilson e Philip Glass) qui affiancata dallo Schallfeld Ensemble con la direzione musicale di Sara Caneva.
È un’opera mosaico, allora, un incastro di tasselli che compongono un disegno complesso, in cui si ritrova Faust, figura goethiana assolutamente reinventata, assieme ad altri personaggi o luoghi emblematici, veri archetipi europei.
«Il tema dell’opera è l’identità europea, anch’essa costituita da mille tasselli diversi – spiega Liberovici – per questo, oltre Faust ecco Florence Nightingale, la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna; e infine Venezia simbolo di una architettura unica dell’ascolto. L’egoismo del primo; l’attenzione verso l’altro della seconda, contraltare ai nuovi razzismi; la bellezza oggettiva della città lagunare, che nella sua struttura fatta di acqua e mosaici, è testimone di ascolto e incontro, sono spunti per riflettere su ciò che chiamiamo Bellezza: la capitalista brama di possesso di Faust, l’umanesimo insito nella solidarietà di Nightingale, e Venezia che nasce dal fango su cui è costruita». Da qui, forse, si potrebbe ripartire per pensare a una nuova idea di Europa.
Lo spettacolo sarà il 19 e 20 ottobre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia e il 6 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Durata dello spettacolo: 1 ora e 35 minuti.
Produzione
TEATRO NAZIONALE DI GENOVA, FONDAZIONE I TEATRI / FESTIVAL APERTO REGGIO EMILIA, SCHALLFELD ENSEMBLE GRAZ
Musica, libretto, video, regia
Andrea Liberovici
Direzione musicale
Sara Caneva
Interpreti
Helga Davis
Lorenzo Derinni / Jacob Hernandez violino
Paolo Fumagalli / Francesca Piccioni viola
Myriam Garcia violoncello
Chiara Percivati clarinetto e clarinetto basso
Margarethe Maierhofer Loschka contrabbasso
Manuel Arcaraz percussioni
Spela Mastnak percussioni
con l’amichevole partecipazione in voce di Robert Wilson narratore nell’ombra
e Ennio Ranaboldo ghost-writer
Luci
Davide Riccardi
Ingegnere del suono
Lorenzo Patellani
Direttore di scena
Fabrizio De Sanctis
Tecnico video
Luca Serra
Assistente alla messinscena
Irene Novello
Video e editing
Andrea Liberovici
Sovratitoli
Michele Giuseppone
Contributi video
FAUST’S BOX: Controluce Teatro d’Ombre; MATCO graphic video Come to Come; M.E.P.H.I.S.T.O. suite: Jeffrey Zeigler cello recorded
FLORENCE: tableau vivant elettroacustico: Jeffrey Zeigler cello recorded – GRM, Paris; disegni di Cristiano Baricelli
MADRIGAL FOR NINE ROOMS: immagini e video Casa della Gioconda – Venezia; acquerelli di G.Morelli – collezione privata; marionette del Gran Teatrino la Fede delle Femmine; stop motion, operatore Michele Giuseppone; after affect Luca Fiorato; foto Paolo Porto
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