«Macerie. In un’epoca di macerie non c’è altra possibilità che lavorare su ciò che resta, soffiare sulle ceneri per riattivare il fuoco. Ciò che resta della tragedia: parole senza suono. Ciò che resta della polis: una società di estranei. Ciò che resta del rito: una drammaturgia spenta. Ciò che resta di un mito: una storiella venuta a noia. Ciò che resta di un eroe: un personaggio fuori fuoco. Il canto di Edipo si edifica sulle macerie…».
Con queste parole, Alessandro Serra, uno dei registi più visionari e innovativi della nuova scena italiana, presenta il suo affondo nel mondo della tragedia classica. In particolare, Serra si confronta con Sofocle e con i racconti del mito, per questa Tragùdia – il canto di Edipo che è frutto di una attenta ricerca non solo visiva ma anche in particolare sonora, incentrata come è sulla lingua grecanica.
Spiega Serra: «Come ricostruire oggi quel sapere collettivo che esonerava il poeta tragico dal dover volgere in prosa il mito e lo legittimava a sollecitare immediate visioni nel pubblico? Come compiere il tragico oggi? Quale linguaggio è, ciò che tramite Sofocle, vogliamo dire allo spettatore? E in quale lingua? Il greco di Sofocle era volutamente alto e musicale, una lingua che ci strappa dal piano di realtà e ci pone su un livello di trascendenza. Come consegnare al pubblico la drammatizzazione perfetta del mito perfetto in una lingua non ostile e concettuale ma musicale, istintiva e sensuale? L’italiano sembra abbassare il tragico a un fatto drammatico. Abbiamo perciò scelto il grecanico, lingua che ancora oggi risuona in un angolo remoto di quella che fu la Magna Grecia, una striscia di terra che dal mare si arrampica sull’Aspromonte scrutando all’orizzonte l’Etna». Avvalendosi di un nutrito e affiatatissimo gruppo di interpreti, Alessandro Serra continua il suo viaggio nella meravigliosa oscurità della tragedia.
Durata dello spettacolo: 80 minuti.
Produzione
Sardegna Teatro, Teatro Bellini di Napoli, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due Parma in collaborazione con Compagnia Teatropersona, I Teatri di Reggio Emilia
Regia, scene, luci, suoni, costumi
Alessandro Serra
Traduzione in lingua grecanica
Salvino Nucera
Interpreti
Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino
Voci e canti
Bruno de Franceschi
Collaborazione ai movimenti di scena
Chiara Michelini
Collaborazione al suono
Gup Alcaro
Collaborazione alle luci
Stefano Bardelli
Collaborazione ai costumi
Serena Trevisi Marceddu
Orari spettacolo
venerdì
28.03
20:30
sabato
29.03
19:30
domenica
30.03
16:00
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
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