Tre temi, scritti da un liceale che aveva già attraversato una vita aspra, non facile. In quei tre temi ci sono pensieri, spunti, argomenti importanti. Perché quel liceale, nato il 22 gennaio 1891 ad Ales in Sardegna, terzo di sei fratelli, colpito sin dall’infanzia dalla tubercolosi ossea, si chiamava Antonio Gramsci. Quei temi, inediti, sono arrivati nelle mani del giornalista e scrittore Gad Lerner che, da par suo, ne coglie immediatamente il valore. Infatti, in quegli scritti giovanili si intravedono già i grandi filoni del pensiero gramsciano, studiato ancora con estrema attenzione in tutto il mondo (e forse non altrettanto in Italia).
Come è noto, la vita di Gramsci e le sue possibilità di studio furono complesse. Il suo percorso di studente, molto accidentato, è segnato dalla miseria – e dunque dalla necessità di lavorare – che colpisce la famiglia di Gramsci dopo l’arresto del padre. Ma l’ansia di studio e di ricerca, la capacità di osservazione e di scrittura, fanno subito del giovane Antonio uno studente modello, al punto che il professore di Lettere del liceo di Cagliari, Raffaele Garzìa, anche direttore del quotidiano L’unione sarda, lo porta con sé in redazione e ne avvia la carriera di giornalista.
Prendendo spunto da quei temi, da altri scritti originali e dalle lettere, Gad Lerner e la giornalista Silvia Truzzi portano in scena un lavoro diviso in tre grandi capitoli, proprio come tre sono i temi ritrovati. Lo spettacolo ripercorre i primi anni della vita del filosofo e politico sardo, alternando testimonianze – anche in prima persona – ed analisi di un pensiero ancora estremamente attuale. «Gramsci matura l’idea della cultura come strumento di emancipazione degli ultimi – scrive Lerner – lontana dall’intellettualismo, capace di creare negli individui la coscienza di classe. A dispetto del quieto vivere e della realpolitik, si può e si deve sognare un modo diverso e giusto».
durata dello spettacolo 1h30′
Produzione
Loft Produzioni S.r.l. con la collaborazione della Fondazione Gramsci
Regia
Simone Rota
Interpreti
Gad Lerner e Silvia Truzzi
Scenografia
Giorgia Ricci
Direzione della fotografia
Mauro Ricci
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
teatro@teatronazionalegenova.it
©2024 Teatro Nazionale di Genova |
P.IVA / Codice fiscale 00278900105
Iscriviti alla nostra newsletter!
Vuoi essere informato su quello che accade al Teatro Nazionale di Genova? Iscriviti alla nostra newsletter!
IscrivitiQuesto sito fa uso di cookie per migliorare la vostra esperienza di navigazione. La prosecuzione della navigazione comporta la prestazione del consenso all'uso dei cookie. E’ possibile impedire il rilascio dei cookie rilasciati da ADFORM cliccando su Opt-Out al seguente link: site.adform.com/privacy-policy. È eventualmente possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie.