Simona Ghizzoni firma la nuova campagna di comunicazione
Una gioiosa colazione sull’erba – che in realtà fotografa dalla graticcia del Teatro Ivo Chiesa gli allievi attori della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” su un prato vero posato sul palco – è l’immagine ideata dalla pluripremiata artista visiva Simona Ghizzoni per la campagna di comunicazione della Stagione 2022-23, a significare la bellezza e la vitalità delle relazioni tra esseri umani, nel teatro e nell’ambiente in cui viviamo.
Quando Davide Livermore mi ha chiamata per propormi di interpretare il tema della nuova stagione teatrale del TNG, ho sentito da subito un’affinità con la mia ricerca.
Da anni infatti mi occupo di fotografia d’arte e uno dei filoni principali del mio lavoro è quello della relazione tra essere umano e ambiente. Ho iniziato a riflettere su cosa rappresentasse per me l’essere “esseri umani”: per me essere umani è interagire tra noi e con l’ambiente che generosamente ci ospita. Le opere che ho realizzato per il TNG partono da un’ispirazione pittorica, la colazione sull’erba, in particolare nella versione del famoso dipinto di Edouard Manet del 1862-63.
In questo quadro protagonista è la gestualità tra persone che si relazionano tra loro in un ambiente naturale idilliaco. Questa gestualità era ciò che volevo riportare nel mio lavoro.
Dopo due anni di pandemia, che ha colpito profondamente il modo che abbiamo di interagire gli uni con gli altri, ho immaginato un grande affresco in cui un gruppo di persone, a coppie, a piccoli gruppi, talvolta sole, potessero riprendere ad avvicinarsi, guardarsi, creare relazioni.
Immaginavo di poter vedere questo grande affresco dall’alto, come a volo d’uccello, e restituire l’idea di un modo brulicante di vita, che è il mondo che abitiamo, ma è anche il teatro in cui le nostre relazioni si dipanano.
Abbiamo allora deciso di ricoprire il palcoscenico del teatro Ivo Chiesa di prato vero e abbiamo chiesto di posare agli studenti del primo anno della Scuola di recitazione del TNG.
La macchina fotografica è stata issata in altezza fino a raggiungere proprio l’idea del volo d’uccello. All’interno di questo palcoscenico, in cui all’improvviso era entrato il mondo, i giovani attori hanno inscenato una colazione sull’erba fatta di sguardi e di gesti. Le nostre relazioni non possono prescindere dal luogo che abitiamo e questo è il messaggio che con le mie opere vorrei portare. Simona Ghizzoni