Una voce inconfondibile, mite e salda: «Considerate che questo è stato». È la voce di Primo Levi, del testimone, di colui che si fa memoria attraverso la parola. Una voce che nella sua semplicità ricostruisce la storia. Nel centenario della nascita di Levi, Valter Malosti dirige e interpreta Se questo è un uomo confrontandosi direttamente con il romanzo, dando corpo e presenza, dunque, a quella voce raccolta in una struggente opera prima, il libro più atroce e bello del ventesimo secolo. «Volevo creare un’opera – dice Malosti – che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra. Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratti dall’opera poetica di Levi detti o cantati. Da qui ha preso le mosse l’idea di utilizzo dello spazio. Una sorta di installazione d’arte visiva più che una classica messa in scena teatrale».
Sul tessuto sonoro di Gup Alcaro, e nella bella scenografia ideata da Margherita Palli, esplode il cortocircuito visivo tra la memoria del lager e le «nostre tiepide case», mutando il romanzo in preziosa opera acustica. Ma risultano fondamentali nel comporre la drammaturgia visiva anche il disegno luminoso di Cesare Accetta e i contributi video di Luca Brinchi e Daniele Spanò. L’esito è uno spettacolo potente e di grande nitore: un uomo solo, con il suo cappotto grigio e la sua valigia, si pone al centro della scena e lascia finalmente libero il suo dire, mentre due figure (affidate a Antonio Bertusi e Camilla Sandri) sono il contraltare, l’eco, il compimento simbolico della realtà.
Come ha scritto Anna Bandettini su Repubblica: «Il risultato è uno spettacolo nitido, bello da vedere e ascoltare, segnato della stessa consapevolezza lucida e intransigente della testimonianza di Levi. Una immersione nel male di grande utilità civile, perché se ne esce colpiti e interrogati».
Durata dello spettacolo: 1 ora e 40 minuti.
Perché vederlo: guarda il video
Mercoledì 23 febbraio alle ore 16 nel Foyer del Teatro Ivo Chiesa, Valter Malosti, regista e protagonista dello spettacolo, dialoga con Fausto Ciuffi, collaboratore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi e Direttore della Fondazione Villa Emma. L’incontro è realizzato in collaborazione con ERT – Teatro Nazionale, il Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino e Unite – Università di Genova. Prenotazioni a questo link.
Produzione
ERT / TEATRO NAZIONALE
TPE – TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE, TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE
Condensazione scenica a cura di
Domenico Scarpa e Valter Malosti
Uno spettacolo di
Valter Malosti
Interpreti
Valter Malosti
e Lucrezia Forni, Giacomo Zandonà
Scene
Margherita Palli
Luci
Cesare Accetta
Costumi
Gianluca Sbicca
Progetto sonoro
Gup Alcaro
Tre madrigali (dall’opera poetica di Primo Levi)
Carlo Boccadoro
Video
Luca Brinchi, Daniele Spanò
Cura del movimento
Alessio Maria Romano
Assistente alla regia e suggeritrice
Noemi Grasso
Sede legale
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010 53421
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