Repubblica di Genova, 1547. Andrea Doria ha ottant’anni. Nonostante non mantenga nessuna carica ufficiale, domina incontrastato la scena politica genovese. Il nipote Giannettino aspetta con ansia il proprio momento: vorrebbe rovesciare la Repubblica, farsi Duca di Genova e governare da solo. Le speranze degli oppositori, che pensano che i Doria abbiano troppo potere e che le antiche libertà della Repubblica siano a rischio, sono riposte in una sola persona, il giovane Conte di Lavagna, Gianluigi Fieschi.
Da qui prende le mosse La congiura del Fiesco a Genova, capolavoro che il tedesco Friedrich Schiller, rifacendosi a precise fonti storiche, scrisse nel 1783, quando ancora era in vita la Repubblica genovese (Genova è rimasta indipendente dal Medioevo fino alla fine del Settecento, resistendo a re e imperatori). Lo spettacolo del Teatro Nazionale di Genova riscopre ora una storia antica, fatta di grandezza e di violenza, di feroci passioni umane e politiche, mettendo in scena i fatti narrati da Schiller là dove ebbero luogo circa cinquecento anni fa.
Su una scenografia metallica che corre per tutta la piazza davanti alla cattedrale, vedremo i protagonisti, in splendidi costumi d’epoca realizzati apposta per l’occasione, amare, correre, piangere, duellare, ridere, incitare alla rivolta, battersi per il dominio sulla città, distruggersi l’un l’altro per poi ricostruire. Doria, Fieschi, Carlo V, la cattedrale di San Lorenzo, sono nomi e luoghi leggendari che echeggiano nella memoria di Genova e di tutta Europa. La luce, la musica, le proiezioni video sulle architetture storiche della città, e soprattutto i corpi degli attori, che faranno tornare in vita i personaggi del Cinquecento, porteranno il teatro in uno dei luoghi simbolo della città, con una gioiosa invasione.
È importante raccontare una storia che parla di oggi, di ieri, di domani. Di come la nostra sfera privata ed emotiva venga travolta dai grandi eventi collettivi. Degli scontri feroci di una comunità in nome del bene comune. Del rapporto tra l’individuo e la società in cui vive. La Congiura del Fiesco a Genova è lo specchio della nostra città, della sua grandezza silenziosa, del divampare nascosto dei suoi sentimenti. Carlo Sciaccaluga
Durata dello spettacolo: 2 ore.
Ingresso gratuito con prenotazione sul sito a questo link a partire dal 3 giugno.
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Qui le convenzioni con alcuni locali della zona di Piazza San Lorenzo, presentando il biglietto dello spettacolo.
Scopri il format “INSIDE – prove in soggettiva”: La congiura del Fiesco a Genova.
si ringraziano
Produzione
TEATRO NAZIONALE DI GENOVA
Versione italiana e regia
Carlo Sciaccaluga
Interpreti
Simone Toni, Andrea Nicolini, Roberto Serpi, Aldo Ottobrino, Irene Villa, Barbara Giordano, Francesco Sferrazza Papa, Marco Grossi, Silvia Biancalana, Maurizio Bousso, Melania Genna, Chiara Vitiello
Scene e costumi
Anna Varaldo
Musiche
Andrea Nicolini
Disegno luci
Aldo Mantovani
Video
Davide Riccardi
Cast tecnico
aiuto regista Alice Ferranti
assistente volontaria alla regia Rita Castaldo
movimenti coreografici Alessandra Manari
maestro d’armi Giovanni Sciaccaluga
direttore di scena Fabrizio Montalto
capo macchinista Angelo Palladino
macchinista Nathan Copello
attrezzista e realizzazione maschere Desirée Tesoro
elettricista Marco Giorcelli
fonici Edoardo Ambrosio, Claudio Torlai
costumi realizzati da Teatro Nazionale di Genova
realizzatrice e tagliatrice Maria Angela Cerruti
sarte Irene Barillari, Angela Siviero
assistenti volontarie ai costumi Isabella Lai, Giulia Sambuceti
parrucchiera e truccatrice Barbara Petrolati
ufficio produzione Nadia Fauzia
ufficio allestimenti Bruno Brighetti
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
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