È stato direttore del Teatro Stabile di Genova dal 2000 al 2014
Se n’è andato un grande protagonista della cultura genovese, ma per noi soprattutto un uomo che ha dedicato la sua vita al teatro e che è stato al nostro fianco per tanti anni.
Carlo Repetti ha lavorato al Teatro Stabile di Genova sin dagli anni Settanta, ricoprendo molteplici ruoli. Ne è stato drammaturgo: tra gli spettacoli messi in scena ricordiamo Borges autoritratto del mondo (1984), Inverni (1988) da Silvio D’Arzo, diretti da Marco Sciaccaluga e interpretati da Ferruccio De Ceresa e Elsa Albani, e Verso la fine dell’estate, andato in scena al Festival di Spoleto 1992, con Anna Galiena e Massimo Ghini, per la regia di Piero Maccarinelli.
Dal 1971 al 1990 e dal 1993 al 1997 è stato responsabile culturale del Teatro Stabile di Genova e direttore della Scuola di Recitazione. Dal 1996 era stato nominato da Ivo Chiesa vicedirettore e infine dal 2000 al 2014 è stato Direttore del Teatro Stabile di Genova.
Ha ideato e organizzato per il Teatro Stabile di Genova il grande ciclo di letture integrali della Divina Commedia (1983/1986), dell’opera poetica di Eugenio Montale (1988/1989), dei Grandi Discorsi (1995-96-97) e delle “Mises en Espace” (dal 1996).
Era anche uno scrittore. Per Einaudi ha pubblicato Insolita storia di una vita normale (2011, vincitore del Premio città di Cuneo per il primo romanzo) e Il ponte di Picaflor (2015). È fra gli autori dell’antologia Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).
Ha ricoperto la carica di Assessore allo Spettacolo, Turismo, Sport e Commercio del Comune di Genova dal 1990 al 1993 e dal 1997 al febbraio 2000. Come Assessore ha fra l’altro affiancato Claudio Burlando nell’ideazione e nella realizzazione dell’Acquario di Genova, ha creato la Film Commission di Genova, ha riaperto e gestito nel ’91 e nel ’92 il Festival del Balletto di Nervi, ha ideato e promosso le guide Touring Club e Gallimard dedicate a Genova.