«Quali erano i pensieri di Tartuffe – si chiedeva Cesare Garboli nel 1998 – nel segreto della sua stanzuccia, nella sua tana, prima di entrare in scena? E che cosa aveva visto in lui Orgone, un capofamiglia volgare, uno dei tanti borghesi di Molière, vessati, spiati, incompresi dai famigliari?». Domande che svelano un’ossessione, una ricerca continua. Già nel 1973 il grande critico affermava: «Il progetto di potere di Tartufo supera largamente il modesto disegno di impadronirsi di una famiglia. Il progetto di Tartufo è quello di una liberazione assoluta».
Affrontare oggi la celebre di commedia di Molière significa, forse, ripartire da quelle domande. Da un’idea ampia, complessa, ferocemente contemporanea dell’oscuro e affascinante personaggio. «Il più delle volte le versioni sceniche del Tartufo – scrive il regista Roberto Valerio – si sono concentrate sull’ipocrisia del personaggio. Ora, a 350 anni dal debutto, Tartufo non può più essere un semplice impostore. È molto di più: un profeta anticonformista, un guru fanatico, che maledice e combatte contro un mondo di materialismo, consumismo, dissolutezza e amoralità. Questo angelo oscuro o demone pietoso irrompe in una famiglia borghese e la sconvolge completamente».
Un’affiatata squadra di attori, come Giuseppe Cederna, Valentina Sperlì, lo stesso Roberto Valerio e Massimo Grigò affronta l’opera complessa e misteriosa di Molière. «Come nel Teorema di Pasolini – conclude il regista – Tartufo lavora come una forza sovrannaturale che scatena desideri e furie, trasformando il vivere della casa. Porteremo sulla scena, attraverso una rappresentazione giocosa delle tensioni sociali, politiche, familiari, l’esistenza umana. Lo spettacolo sarà una commedia divertente, che unirà satira corrosiva e riflessione sull’animo umano».
Venerdì 22 marzo, nel foyer del Teatro della Corte alle ore 17.30, conversazione con i protagonisti. Conduce Umberto Basevi. Ingresso libero.
Produzione
ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE, con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana
Adattamento e regia
Roberto Valerio
Interpreti (in o.a.)
Giuseppe Cederna, Valentina Sperlì, Roberto Valerio e con Paola De Crescenzo, Massimo Grigò, Elisabetta Piccolomini, Roberta Rosignoli, Luca Tanganelli
Traduzione
Cesare Garboli
Scene
Giorgio Gori
Costumi
Lucia Mariani
Luci
Emiliano Pona
Suono
Alessandro Saviozzi
Sede legale
piazza Borgo Pila 42, 16129 Genova
010 53421
teatro@teatronazionalegenova.it
©2024 Teatro Nazionale di Genova |
P.IVA / Codice fiscale 00278900105
Iscriviti alla nostra newsletter!
Vuoi essere informato su quello che accade al Teatro Nazionale di Genova? Iscriviti alla nostra newsletter!
IscrivitiQuesto sito fa uso di cookie per migliorare la vostra esperienza di navigazione. La prosecuzione della navigazione comporta la prestazione del consenso all'uso dei cookie. E’ possibile impedire il rilascio dei cookie rilasciati da ADFORM cliccando su Opt-Out al seguente link: site.adform.com/privacy-policy. È eventualmente possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie.